Indossare la natura.
La moda come l’arte del filare e dell’indossare ha da sempre avuto un occhio al passato ed uno al futuro.
In un momento storico in cui la salvaguardia del pianeta e l’importanza del riuso come filosofia di vita balzano agli occhi del singolo – e non solo più delle grandi realtà economiche e politiche – ancora una volta il campo del fashion sfida il nuovo ed il vecchio, e reinventa concetti nati secoli fa in realtà innovative, e decisamente più contemporanee.
Tra la seta ed il cashmere, si fa strada il ritorno alla terra: ne sono un esempio le coffe, antichissime borse di paglia per nutrire gli asini, ritrovano splendore in un tripudio di colori e di sensazioni. Dal morbido dei pon pon di lana alla luce semi-nascosta di specchietti e nastri ognuna di queste creazioni diventa un’opera d’arte, una tela su cui inventare storie, raccontare le origini della propria terra o semplicemente costruire un nuovo stile che punta al ricordo ancor prima che alla creazione della “novità”.
È certamente il ritorno a qualcosa di antico che colpisce più di ogni altra cosa nell’uso – e riuso – di materiali poveri come la paglia e la rafia in accessori come borsa, pochette o addirittura orecchini ed altri oggetti di bijou. Diventa una metafora di vita, un vero e proprio invito alla memoria. E non solo: l’atto della creazione diventa arte, l’intreccio delle fibre vegetali e della paglia è quasi un fare e disfare del vecchio per il nuovo senza che si perda la traccia.
La nota più affascinante di tanta meraviglia? Il totale genere timeless di questi accessori: ogni momento della giornata, ogni occasione ha il suo colore ed il suo bijou. La personalizzazione è espressione di arte, e per questo mai risulta fuori posto o eccessiva anche nell’abbondare di dettagli. Tanti più colori ed elementi, quanto meglio è!
Ecco un paio di esempi di accessori “naturalmente” contaminati ad arte:
la coffa:
l’uso della coffa, antica borsa di paglia oggi trionfo del ricordo barocco siciliano, ha le sue origini nell’intuizione sempre innovativa di Dolce&Gabbana. Questi due artisti della moda hanno un nastro romanticamente teso verso ciò che di tipico e di profondo ha da offrire la Sicilia, dal carretto siciliano alla coffa, appunto. Che sia in versione massimo splendore come borsa ed accessorio o in versione mini come orecchini e bijou, ciò che trapela è il senso di comodità al tempo stesso fusione di tradizione e di bellezza. La coffa può essere borsa da sposa, da sera, da giorno: non esistono limiti all’immaginazione di chi curvo sulle fibre crea e modella elementi unici. Il Made in Sicily nella sua più delicata versione, contemporanea quanto antica, intessuta di terra tanto quanto di cielo.
L’espadrillas & le zeppe in corda:
nulla grida più all’estate come le famosissime calzature leggere chiamate espadrillas, colorate, fresche, perfette dal mare alla città. D’altronde, nulla grida più espadrillas della loro caratteristica suola in paglia, solida ed intrecciata sotto la carezza di una forma dai colori di solito sgargianti. Seguendo la scia tradizionale di una calzatura ormai entrata a buon diritto nella selezione di guardaroba estivo quasi al pari del costume da bagno, l’elemento natural-chic dei materiali “poveri” come base per la suola e la zeppa ha ispirato anche altre calzature ad includerne il profilo nei propri modelli adatti alla bella stagione. Un esempio su tutti: la Superga ha lanciato una linea di sneakers dalla zeppa più alta del solito (4cm) del tutto foderata ed intrecciata in corda, in un richiamo evidente alla tendenza che vede elementi naturali fare il loro trionfale ingresso nell’arte, nella creazione e nell’intuizione fashion.
Rintracciare ciò che di meraviglioso ha il naturale da indossare è diventato un obiettivo di molti nel mondo della moda, una sorta di onda che ha travolto il classico per riscoprirlo e re-inventarlo senza limiti di personalizzazione e di immaginazione. L’arte povera si rinnova e si trasforma in fenomeno fashion senza che venga meno la praticità ed il senso tradizionale delle materie prime: la paglia, la corda, la rafia si caratterizzano per resistenza, forza, durabilità.
Una metafora dunque di ciò che non si lascia abbattere dallo scorrere del tempo, questa moda “povera” si affianca ad una crescente volontà di ritorno al puro che ha travolto quasi tutti i campi. Nella cucina, ad esempio, si registra una riscoperta delle spezie e del loro fascino quasi magico
nel tripudio di sensi, nei colori, negli odori. Lo stesso si può dire di questa fashion del riuso, che offrendo ciò che c’è di naturale nella sua creazione fa vivere ed esperire anche i più semplice degli accessori con una fusione di olfatto, vista, tatto. Una vera e propria dedica al mondo ed a quello che la natura offre senza contaminazione, ma con pura manipolazione artistica.
Nota a margine: lo stile shabby chic che incontra lo splendore della natura, quando la sposa è un trionfo di stili che non ha paura di sfidare il classico indossandolo con orgoglio, la coffa-sposa è un must del nuovo e del vecchio che si abbracciano. Intrecciando la delicatezza del bianco con il bruno caldo e romantico della paglia, la dolcezza dei ciuffetti con il tenore elegante di un brillare di specchi, questo accessorio rende unico il più semplice degli stili, regalando un vero e proprio tocco di terra e di sole al giorno più bello della vita.
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